Nell'area del Foro, il Carcere Mamertino. Sotto la chiesa di S. Giuseppe dei Falegnami, del XVI sec., si trova la Cappella del Crocifisso. Più in basso è il Carcere Mamertino: due ambienti sovrapposti costituiscono quelle che negli ultimi secoli erano le carceri di stato ed il luogo destinato alle esecuzioni capitali. L'area adibita a carcere vero e proprio (il nome Mamertino è di origine medioevale) risale alla seconda metà del II sec. a.C. L'area inferiore, giudicata di poco posteriore all'epoca dell'invasione gallica (387 a.C.) era un antico serbatoio d'acqua che riadattato, costituì il Tullianum, e fu riunito al carcere. Vi perirono personaggi famosi come Giugurta e Vercingetorige. Dopo il sec. XVI l'edificio venne chiamato S. Pietro in carcere. Una leggenda medioevale racconta che San Pietro, ivi imprigionato, con l'acqua fatta sgorgare miracolosamente da una sorgente, battezzò i carcerieri, Processo e Martiniano, martiri a loro volta. Da qui San Pietro fu condotto sul colle Vaticano, San Paolo alle Acque Salvie.
San Giuseppe dei Falegnami
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00186 - Roma
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