Pittore. St. Hyppolite (Franca contea) 1628-Roma 1679
Interessante pittore francese è da annoverare tra gli artisti stranieri divenuti romani d’adozione è fratello di Giacomo famoso per i suoi dipinti di battaglie.
Allievo di Pietro da Cortona subì anche l’influsso del Maratta, avvicinandosi alla corrente classicistica. Abitò in piazza di Spagna in una casa sul cui portone era lo stemma di famiglia con il motto ”Benché di spada armato io son cortese”.
Le pitture che egli eseguì per S. Marco hanno un carattere cortonesco e suscitarono l’ammirazione di Pietro da Cortona, al quale in un primo tempo erano state commissionate, ma la cui esecuzione fu in seguito rifiutata dal maestro per mancanza di tempo.
Lo storiografo L. Pascoli nella sua “Vite de’ pittori…”, Roma 1730, così riferisce l’episodio dell’incontro in S. Marco tra N. Sagredo, il Borgognone e Pietro da Cortona: ”Signor ambasciatore, Guglielmo è mio scolaro; ma in questa opra ha fatto quello che forse non avrebbe fatto il maestro” e rivoltosi poi all’allievo soggiunse: ”Non posso fare a meno di rallegrarmi teco e dirti alla presenza di questo personaggio, che mi glorio di aver fatto uno scolaro della tua vaglia”.
Le opere in S. Marco sono: gli affreschi della navata centrale rappresentanti L’Incoronazione di S. Marco Papa e Abdon e Sennen seppelliscono i corpi dei martiri cristiani; quelli rappresentanti S. Atanasio martire e S. Vincenzo Levita, nella cappella di S. Michele, attribuzione; quelli rappresentanti Aronne che raccoglie la manna e Il Sacrificio di Aronne nella Cappella del SS. Sacramento, purtroppo in pessimo stato, come le due figure illeggibili nella cappella dell’Adorazione dei Magi.
Inoltre le due grandi tele nell’abside con la Cattura e il Martirio di S. Marco evangelista.
Le altre principali opere in Roma: La Vittoria di Adonisedec, affresco, al Palazzo del Quirinale e la Crocifissione di S. Andrea, altare maggiore, nella Chiesa di S. Andrea al Quirinale.